Un sito e-commerce è molto più di un semplice blog: è una vera e propria vetrina online in cui si possono esporre i propri prodotti. Le caratteristiche tecniche e funzionali di un sito e-commerce rendono la sua traduzione molto complessa. In particolare, tradurre non significa localizzare, ma la localizzazione gioca un ruolo fondamentale.
Le peculiarità di un sito e-commerce
Su Internet, ormai, si può trovare di tutto: notizie, informazioni, giochi, contatti… Ma da qualche anno è proprio l’e-commerce ad aver ottenuto il maggior successo.
Perché, da un lato, le aziende tradizionali (come Auchan, Carrefour, Darty, Fnac, SNCF, ecc.), già presenti prima dell’avvento di Internet, hanno capito che dovevano affermarsi anche in rete. Dall’altro, sono comparse sul mercato nuove imprese digitali al 100% che hanno raggiunto ottimi risultati approfittando dei vantaggi, anche economici, della “delocalizzazione digitale”. Tra le tante, possiamo citare Amazon o Zalando.
Ecco quali sono gli aspetti distintivi di questi siti:
- l’accettazione di più valute, che gli consente di essere presenti in diverse parti del mondo
- i tempi di consegna
- le condizioni generali di vendita, sebbene queste siano presenti anche sui siti che vendono servizi online
- le schede prodotto
Ecco perché sono stati concepiti alcuni strumenti (come CMS o framework) per agevolare la realizzazione di un sito e-commerce.
Ma con questi strumenti è possibile internazionalizzare il proprio negozio online? Lo scopriremo in seguito.
Perché tradurre un sito e-commerce
La risposta a questa domanda potrebbe sembrare scontata: per raggiungere nuovi mercati, o per comunicare nella stessa lingua degli utenti!
Il primo step consistere proprio nell’identificare le lingue parlate dagli utenti… Nel caso di Apple, ad esempio, potremmo dire: tutte!
Esistono diversi modi per sapere dove si trovano i propri clienti:
- visitare la sezione “Località” di Google Analytics, se utilizzate questo strumento di monitoraggio
- analizzare il database dei clienti
- analizzare la concorrenza
Oltre all’ambizione di trovare nuovi mercati e al superamento delle barriere digitali, la prima esigenza legata alla traduzione di un sito e-commerce è quella di poter “parlare” agli utenti nella loro lingua madre. L’interesse è duplice, e anche la sfida.
Gli studi di mercato: il punto di partenza per il successo
Per vincere questa sfida, è bene riflettere prima di agire in maniera troppo avventata. Volete vendere climatizzatori in Canada o biciclette a Hong Kong? Beh, perché no? Partite con un atteggiamento ottimista e senza pregiudizi. Gli studi di mercato vi guideranno verso la scelta migliore.
Che sia condotto da voi o da un’agenzia, uno studio di mercato analizzerà i vostri prodotti e vi farà porre le seguenti domande:
- quali sono i vostri clienti tipo?
- in quali paesi c’è bisogno dei vostri prodotti?
- quali sono le lingue di questi paesi e, nell’ottica di una localizzazione, quali sono le loro specificità culturali a cui prestare maggior attenzione nella creazione del vostro sito?
- chi sono i vostri concorrenti in questi paesi? C’è spazio per introdursi nel mercato?
- qual è l’ampiezza del mercato in ognuno di questi paesi?
- qual è il livello di indicizzazione naturale dei vostri concorrenti?
- qual è il budget medio di cui dispongono i vostri concorrenti per le campagne AdWords? Quali sono i paesi più facili sa raggiungere, in termini di budget pubblicitario?
- infine, qual è la situazione economica di questi paesi? Stanno affrontando una crisi finanziaria? Le persone sono attratte da un prodotto specifico oppure stanno iniziando a perdere l’interesse? C’è un evento culturale, politico, religioso che possa incidere sulla domanda del prodotto?
A dire il vero, molti preferirebbero non ricorrere agli studi di mercato… Ma questo significherebbe rischiare di investire un’enorme quantità di tempo e denaro per ottenere un risultato deludente, nel caso in cui non si trovi un target adeguato.
Peggio ancora, alcuni commettono l’errore di non pensare alla localizzazione: sono presenti su un mercato, ma non lo sanno gestire.
La localizzazione di un sito e-commerce
Ubiqus ha sempre sostenuto l’importanza della localizzazione. Vi rimandiamo alla lettura dei seguenti articoli:
- Il ruolo della localizzazione nell’indicizzazione SEO
- Traduzione: fare le scelte giuste – Scegliere l’adattamento
In sintesi, la localizzazione consente di adattarsi agli aspetti locali, culturali, politici, ma anche all’esperienza degli utenti di un paese. In molti paesi europei, noterete pochissime differenze tra un paese e l’altro, anche se i siti e-commerce tedeschi investono maggiormente sulle garanzie di qualità e sulle certificazioni dei prodotti, mentre quelli italiani puntano di più sui colori e i call-to-action.
La localizzazione vi permette di presentare al meglio la vostra vetrina online (che non deve essere una brutta copia del vostro sito italiano) e di chiarire le vostre esigenze in termini di traduzione.
Le esigenze legate alla traduzione di siti e-commerce
Alcuni hanno scelto di ricorrere alla tecnologia proprietaria, che generalmente complica i processi di localizzazione e traduzione.
Il primo passo consiste nell’elencare le proprie esigenze:
- quali sono le pagine e i prodotti da tradurre?
- quali immagini sono accompagnate da testi?
- quali sono le pagine statiche da tradurre e adattare? (ricordatevi di adattare le condizioni generali di vendita!)
- sono in grado di fornire un file con i contenuti esportati, e in che formato?
- so come integrare le traduzioni?
- quali sono le parole chiave da integrare per potenziare il sito e le vendite?
- quale struttura si vuole conferire al sito per proporre i contenuti tradotti? È meglio utilizzare lo stesso nome di dominio? O utilizzare l’estensione di dominio specifica del paese? O ancora un sottodominio?
Questi e altri aspetti devono essere valutati con attenzione prima di lanciarsi sul mercato, perché è facile incorrere in errori o trascurare alcuni aspetti, quando si parla di internazionalizzazione.
L’indicizzazione (SEO) come ausilio alla traduzione
Un’agenzia di traduzione moderna come Ubiqus è in grado di fornirvi una consulenza dettagliata anche sull’indicizzazione.
In primo luogo, riguardo alla scelta delle parole chiave in funzione del paese target. Perché una parola chiave non può essere tradotta. Impossibile. Se chiedete a Google Translate, e spesso anche a un traduttore, di tradurre una parola chiave è facile che opti per una traduzione letterale che riproduca il significato esatto.
Ad esempio, una parola chiave come “babysitting a domicilio”, deve essere prima analizzata da un esperto di indicizzazione, che trovi diverse alternative, classificandole in base alla loro performance. Un traduttore tedesco potrebbe proporre “Babysitter”, ma traduzioni come “Kinderbetreuung”, “Tagesmutter” o “Kindertagespflege” potrebbero rivelarsi più adatte del punto di vista dell’indicizzazione su Google.de!
Questo è il lavoro di cui ci occupiamo noi, in quanto agenzia di servizi linguistici, quando realizziamo un audit semantico multilingue: guidiamo i traduttori nella scelta delle parole chiave migliori nell’ottica dell’indicizzazione.
D’altra parte, siamo qui per affiancarvi e supportarvi nella traduzione dei vostri contenuti, ricordandovi soprattutto di non dimenticare quegli elementi che non sono visibili per gli utenti ma che vengono rilevati dai software di traduzione: i tag SEO, i tag title, i tag description, i tag alt per immagini, ecc.
Infine, ci sono anche altri tag e action fondamentali da considerare:
- i tag hreflang
- strumenti Search Console
- ecc.
Alcune soluzioni
Per concludere, ogni CMS e Framework dispone di una soluzione mirata all’internazionalizzazione.
Ad esempio:
- WPML per WordPress
- Traduzione integrale per PrestaShop
I nostri team conoscono la maggior parte delle soluzioni sul mercato e sapranno quindi consigliarvi la scelta migliore.
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